REFLEXIONS I ASSAIGS / REFLECTIONS & ESSAYS
Giuseppe Di Giacomo
Resumen
La produzione cinematografica di Pier Paolo Pasolini costituisce un’originale narrativa che si articola in maniera differenziata nel corso degli anni. Attraverso di essa è possibile ricostruire l’evoluzione della relazione tra rappresentazione e realtà nell’opera del cineasta italiano. A partire da tale considerazione, il presente articolo ripercorre e analizza lo sviluppo del cinema di Pasolini nel corso degli anni sessanta, identificando alcuni momenti salienti di tale evoluzione: dalla rappresentazione del sottoproletariato contadino secondo canoni già lontani dal neorealismo, alla sperimentazione nella rappresentazione del sacro, fino a giungere alla riconfigurazione della favola e del mito classico. Un percorso in stretto dialogo con la letteratura e l’arte figurativa, contraddistinto dal progressivo passaggio da una visione lineare della storia, dove l’intellettuale può ancora contribuire alla trasformazione di un mondo ordinato secondo strutture logiche ed ideologiche, ad una concezione circolare e tragica del tempo storico, in cui la tragedia della morte rappresentata nel mito contribuisce a gettare nuova luce sulla comprensione del presente.
Palabras clave: Cinema, realismo, rappresentazione, narrazione, mito, Pasolini
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